"Laviano e' situata in un luogo montuoso di una pietra giallastra calcarea, non vi si respira aria troppo buona". Questa la descrizione un po' inclemente che fa Giustiniani nel 1797 di questo centro dell'Alta Valle del Sele. Eppure Laviano ha origini antichissime; non solo, ma ebbe un ruolo di una certa importanza proprio per la ricchezza delle sue terre e boschi.
L'illustre archeologo Corcia, che qui ebbe i natali, fa risalire le origini di Laviano ai Sabini e lo definisce ultimo villaggio degli Ursentini; lo stesso nome Lavianum sarebbe un termine sabino forse feudo rustico della "gens Lavia". Alcuni ritrovamenti archeologici in queste zone testimoniano la presenza di popolazioni sannitiche già dal V secolo a.C.
Nel periodo romano tutta l'Alta Valle del Sele fu interessata da importanti attività produttive, tra le quali quella del legname, consentita dalla presenza di vaste areee forestate; questa attività rappresentavano un elemento portante per l'economia locale. Proprio a Laviano e' stata ritrovata un'importante epigrafe che testimonia e accerta la presenza di un collegium dendrophorum nella zona. Dendoforo era il nome del sacerdote che durante le feste greche di Dionisio e Demetrio e poi quelle romane di Attis e della Magna Mater, portava i rami degli alberi. Il collegium dendrophorum quindi era una corporazione tra le cui principali attività ricadeva il commercio di legname, in particolare di specie autoctone d'alto fusto, quercia, faggio e conifere, maggiormente richieste per la cantieristica navale. Il nome "Pennone" del piu' importante rilievo montuoso del luogo ricorda proprio la terminologia cantieristica navale.
Nei secoli successivi i territori di Laviano furono possedimento di diversi signori secondo le dinastie e dominazioni che si sono succedute. Ricordiamo in particolare che sotto i Normanni fu creata la Contea di Laviano, mentre in epoca longobarda il luogo apparteneva a Conza. Ne fu conte Guglielmo, che prese il cognome "Laviano"; si suppone che fu proprio quest'ultimo il fondatore del castello Svevo-Normanno i cui ruderi ne testimoniano il periodo di costruzione, che va dalla fine del X alla metà del secolo XI.