Il territorio di Caggiano, per la sua stessa conformazione, ha sempre favorito il passaggio di eserciti, le battaglie e gli agguati. Proprio qui gli Ursentini combatterono la loro ultima battaglia contro Annibale e sempre alle pendici degli Alburni, nel 71 a.C., lo schiavo Spartaco perse la vita in nome della libertà.
Successivamente i barbari, dai Goti ai Longobardi, devastarono questo territorio, costringendo i superstiti alla fuga. Anche i Saraceni con le loro improvvise incursioni contribuirono a questa rovina.
Solo con i Longobardi prima e con i Normanni poi, questi luoghi furono ripopolati. Furono costruiti castelli con fossati, terrapieni e torri, ai piedi dei quali si svilupparono i borghi che venivano spesso assegnati dagli invasori ai loro più valorosi guerrieri - la nobiltà del tempo -, delegando ad essi il potere regio nella speranza di governare meglio.
Il territorio si ingrandì fino a raggiungere la catena degli Alburni ad occidente e Sant'Angelo le Fratte ad oriente.
Il primo Signore di Caggiano fu, molto probabilmente, Guglielmo "de Cauciciano", il quale, a causa dell'età avanzata o di una grave malattia, nel marzo del 1092, affidò il potere al figlio primogenito Roberto, che nel 1098 associò nel governo del paese anche i due fratelli Guglielmo e Omfrida.
Da allora in poi Caggiano ebbe molti Signori, dai Gesualdo ai Parisani.

Le manifestazioni folcloristiche

Il Ferragosto Caggianese
Organizzato nei primi quindici giorni di Agosto dall'Associazione Culturale "Tempi Nuovi", il Ferragosto Caggianese è fin dagli anni '70 invidia dei paesi limitrofi, per l'originalità delle manifestazioni organizzate (la sagra gastronomica, i giochi, gli spettacoli teatrali e musicali, ecc.) e per il gran numero di turisti che riesce ad attrarre.

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